LA SCHIENA

Circa quindici milioni di italiani soffrono di mal di schiena in modo più o meno grave. Chi ne è colpito purtroppo molte volte affronta un itinerario diagnostico e terapeutico estremamente variegato, in una sorta di "ping-pong" specialistico che va dall’ortopedico al fisiatra, al neurologo. Tutto ciò avviene perché questa struttura meravigliosa (e complicata) che è la schiena umana può presentare numerosi disagi (o vere e proprie malattie) indagabili e curabili effettivamente da vari punti di vista a secondo del "pezzo" o del "settore" che si considera.
Ecco allora nascere equazioni quali osso=ortopedico, nervi=neurologo, stress=psichiatria (o psicosomatista), muscoli=Massofisioterapista, ernia del disco=chirurgo, malocclusioni dentali=dentista, "sblocchi"=chiropratico eccetera. Ebbene questi specialisti, medici e no, sono tutti terapeuti validi per risolvere i problemi di un "tratto" di schiena piuttosto che un altro, ma nello stesso momento possono essere di nuovo tutti inefficaci quando il paziente venga considerato per la sua malattia, da far rientrare in un sapere settoriale, piuttosto che un individuo da aiutare in modo globale a ritrovare la salute. Se questo è vero in tutte le malattie (e rispettive specializzazioni mediche) lo è ancora di più per quanto riguarda la schiena perché la sua struttura, con le relative funzioni, è influenzata e influenza altri apparati.
Vediamo allora di conoscere questa parte dell’organismo umano, quali sono le cause e i sintomi del mal di schiena e come si può curare, in che modo riconoscere segnali d’allarme, e infine come è possibile mantenerla "in buona salute" ed in armonia con gli organi del corpo.


LA STRUTTURA DELLA SCHIENA


Ebbene, ciò che favorisce in modo determinante la stazione eretta è la colonna vertebrale, o spina dorsale, costituita da 33 ossa (vertebre) che si articolano una sull’altra: dall’alto in basso 7 sono le vertebre cervicali, 12 le toraciche (o dorsali), 5 quelle lombari, 5 le sacrali e 4 le coccigee. Mentre le ultime 9 nell’adulto sono in genere fuse tra loro, le altre 24 sono mobili e "ammortizzate" una con l’altra grazie a particolari formazioni cartilaginee chiamate dischi intervertebrali. Intorno alle vertebre vi sono robusti legamenti con forti e grandi masse muscolari tanto da formare un’ampia superficie che, dal collo al sacro, viene chiamata "schiena". Importanti sono anche le cosiddette "curve" della spina dorsale, cioè la lordosi cervicale, la cifosi dorsale, la lordosi lombare, la cifosi sacrale, ben visibili con una radiografia dell’intera colonna (dal lato destro o sinistro) e con un esame clinico particolarmente attento alle posizioni che una persona assume quando è ferma in piedi oppure mentre cammina. Queste quattro curve alternate sono le principali responsabili dell’elasticità e della solidità della colonna, infatti recenti studi di ingegneria applicati alla comprensione del corpo umano hanno dimostrato che se una spina dorsale si presentasse in linea retta sarebbe ben diciassette volte meno robusta e mobile del normale, infine tutte le vertebre possiedono un loro foro, chiamato intervertebrale, dove passa il midollo spinale, cioè l’insieme dei nervi che collegano ogni parte del corpo al cervello permettendo così a questo di ricevere informazioni e di dare loro conseguenti "risposte".


IL MAL DI SCHIENA E' NORMALE PER L'UOMO


Da quando abbiamo perso la posizione a quattro zampe, la parte bassa della colonna ha dovuto subire una serie di adattamenti per cui non era stata inizialmente progettata: questo probabilmente ha comportato la comparsa del mal di schiena, un dolore tipico della razza umana. Il fatto di avere poi oggi obbligato la parte bassa della schiena ad adattarsi alla posizione seduta ha ulteriormente aumentato i problemi. Per questo tutti soffrono, prima o poi, di mal di schiena: è il nostro stile di vita in quanto uomini, ma anche lo stile di vita di ciascuno di noi singolarmente ha un ruolo fondamentale.

Le cause teoriche del mal di schiena sono molto numerose. Ancor di più sono i termini medici che indicano queste cause. Ci sono vocaboli diversi che sono, spesso, definizioni differenti della stessa patologia: ecco perché andare da tanti medici significa spesso sentirsi attribuire altrettante diagnosi.


LE DIECI REGOLE DI VITA PER IL MAL DI SCHIENA



1. Usa il dolore: ti dice cosa non fare.
2. Quando i dolori sono molto forti riposati un po', ma sappi che questo può dare la sensazione di diminuire il dolore ma non permette una guarigione anticipata.
3. Evita per quanto possibile di metterti a letto durante il giorno.
4. Evita le posizioni ferme mantenute a lungo: il movimento aiuta.
5. Quando stai fermo o ti riposi, adotta sempre le posizioni meno dolorose.
6. Appena puoi, riprendi a muoverti.
7. Spesso la posizione seduta peggiora il dolore: se è così, evitala.
8. Se è possibile continua a lavorare.
9. Non scoraggiarti per il dolore, anche se è forte e dura tanto: questo non significa che la colonna si sta rovinando sempre di più.
10. Ricorda che ci possono essere delle ricadute: rimetti la schiena in forma.



LE SETTE REGOLE PER IL LAVORO CON IL MAL DI SCHIENA


1. Non sollevare oggetti pesanti.

2. Mantieni vicini gli oggetti da spostare.

3. Evita di flettere il busto in avanti o di mantenerlo in questa posizione.

4. Evita la torsione del tronco.

5. Cambia posizione il più spesso possibile.

6. Evita le sedie basse.

7. Da seduto, usa i braccioli ed un sostegno lombare

VINCERE IL MAL DI SCHIENA

Attraverso una serie di semplici esercizi che vengono eseguiti prestando attenzione alle sensazioni che suscitano in noi è possibile risolvere, ma anche prevenire, tutti i problemi che riguardano la schiena.
Lo scopo è individuare nei nostri movimenti abituali,quotidiani, quegli errori che sono all ’origine del mal di schiena, correggerli e ritrovare così
il benessere. Cioè una schiena elastica, sciolta, perfettamente funzionante. E in più ritrovare anche un atteggiamento positivo verso noi stessi, gli altri e tutta l'esistenza :
perché i dolori alla schiena sono sì la spia di una carenza complessiva
dell ’organismo, ma anche il risultato di un atteggiamento sbagliato che abbiamo nei confronti della vita.

N.B. Le informazioni disponibili in queste pagine hanno solo un valore indicativo e non possono sostituire un parere medico.